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Eccheneparlàmmàffà

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Qualche giorno fa mi sono capitati tra le mani vecchi post anche di qualche annetto fa, e notavo che anche nei periodi più tragici, ero più spumeggiante, demente&demenziale, mi divertivo e stupivo io stessa a rileggermi senza minimamente ricordare tutte le idiozie che ho scritto :)

Perchè almeno il male che magari pativo in quei momenti aveva radici diverse, o perchè si accavallavano meno problemi tuttinsième, o forse perchè ero meno satura, o anche perchè sapevo che gran parte del male che pativo era anche dovuto a me, a una gestione troppo “sentimentale” delle situazioni e poco reale e pratico, che si fondava solo su sensazioni, momenti, indizi, qualche battuta… Poi ovviamente le cose cambiano solo quando gli dai la sferzata che necessitano, e così è stato quando ho smesso di approcciare così, “a come veniva” ma “a come volevo”, e se non poteva essere così allora vai col pomì…

Ma non era questo che volevo dire.

Quello che volevo dire è che la frase che è scritta nella figura quassù non vale solo per le persone, ma per tutte le cose, i legàmi, che hanno “un’anima” se vogliamo chiamarla così.

Nessuno si sognerebbe mai di dover passare dei momenti bui e ingarbugliati come quelli che io e il mio compagno stiamo passando attualmente in questo periodo, e tutti anzi sperano sempre di non dovercisi mai confrontare con momenti così, ma una cosa è sicura, e cioè che tutto quello poi che viene “dopo” è sicuramente “meglio”. E non perchè “cchiù nèr rà meza nòtt nu po’ venì” ma perchè se si affrontano con un minimo di testa e maturità determinati momenti, se qualche volta si ha anche la pazienza di restare semplicemente su una panchina a guardare, senza intervenire, cosa succede e cosa gli altri fanno nella piena libertà, senza condizionamenti, per pura indole, si capiscono tante cose.

E si capisce anche che a volte la testardaggine diventa un ostacolo, perchè in certi casi, arrivati a certi livelli, è molto più saggia la sana, sanissima rassegnazione.

Ed è sempre in questi momenti che si capiscono persone nella profondità del loro vero io, e allora le apparenze ci si accorge che spesso davvero ingannano, che chi appariva feroce magari era soltanto un animale ferito, e chi appareva gentile e consigliere disinteressato in realtà tramava alle tue spalle.

E allora si ritorna sempre alla stessa cosa, che al di là di tutte le parole si deve guardare ai fatti, al frutto di quello che le esperienze e le interazioni con gli altri ci portano:

Your actions are speaking so loudly,

I cannot hear what you are saying.

(R. W. Emerson)


E allora volevo dire grazie.

Grazie a chi ha fatto in modo che oggi stessimo dove stiamo e come stiamo, grazie a chi aveva la possibilità di aiutarci e non l’ha fatto davvero, e a chi invece non aveva la possibilità e ci ha aiutato come e quanto poteva, grazie a chi ci e mi ha insultato, più o meno velatamente, e a chi ha finto disponibilità, gentilezza e cortesia solo per arrivare ai propri scopi, grazie a chi ci ha complicato la vita per i più disparati motivi, grazie a chi ci ha sottoposto a prove che non avremmo mai dovuto superare visto che la vita e i nostri cervelli ci avevano già sottoposto a prove durissime, grazie a chi ci ha leso, e a chi se n’é fottuto, a chi si é vergognato, a chi ha nascosto, sparlato… Grazie a chi quando abbiamo avuto dei problemi é corso in soc-corso, e a chi é rimasto in silenzio a casa, grazie a chi ci ha ascoltato, a chi ci ha calmato, tenuto uniti, e anche a chi ci ha diviso. Grazie perché adesso so con chi e cosa ho a che fare, ora so come voglio vivere, ora so di chi mi posso fidare, nel bene e nel male, e di chi no, ora so i difetti e i pregi e le intenzioni, in tutti i sensi, delle persone, e soprattutto so con chi voglio avere a che fare e con chi no, e che questa unione é forte per davvero, e non solo dove tutti sanno navigare, nel mare tranquillo, ma anche in quello più buio e tempestoso. Tutto adesso é chiaro per procedere, e si procederà sempre meglio, sempre di più, e quindi grazie, ma veramente, a tutti.

Ho imparato più di quanto mi aspettassi di dover imparare.

E scrivo queste cose, come sempre, non solo per “liberarelamiamente”, ma perchè spero liberino molte più menti oltre la mia…

Buonanotte.


Tagged: azioni, bob marley, capire, crisi, ipocrisia, libera, mente, momenti, Parole, passaggi, persone, R.W. Emerson, strong

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